Edificio ad energia quasi zero – NZEB

Con il Decreto n. 63/2013 è stato introdotto il concetto di Edificio ad Energia Quasi Zero (Nearly Zero Energy Building -NZEB) che
consiste in un edificio con altissima prestazione energetica, basso fabbisogno energetico e fornitura prevalente di energia da fonti
rinnovabili prodotta in autonomia.
L’Edificio ad Energia Quasi Zero è stato il naturale sviluppo del concetto di “casa passiva” (Passive House) introdotto alla fine degli
anni ’80 dagli studiosi Bo Adamson e Wolfgang Feist.
La “casa passiva” è un’abitazione in grado di assicurare il benessere termico dei suoi abitanti non usando, o avvalendosi in minima
parte, di una fonte energetica di riscaldamento, in particolare di origine fossile.
I punti chiave di questa concezione sono:

  • prevenzione degli sprechi energetici tramite la riduzione del consumo di energia;
  • massimo utilizzo di fonti sostenibili;
  • limitazione dell’uso dei combustibili fossili per soddisfare solamente i bisogni rimanenti.

È del tutto evidente che l’aspetto critico della “casa passiva” è l’involucro esterno. Questo, al fine dell’efficienza energetica, dovrà
rispettare una serie di criteri costruttivi in materia di isolamento termico e di tenuta all’aria, oltre che di compattezza, orientamento e
ventilazione controllata. Gli edifici che si avvarranno di tali filosofie costruttive richiederanno un apporto ener-getico minimino del
sistema di riscaldamento, con indubitabili vantaggi economici e di comfort abitativo, sia durante la stagione invernale, sia durante
quella estiva.
Le politiche a livello europeo e nazionale, già in vigore o di prossima emanazione, saranno quindi orientate all’ottenimento delle
efficienze energetiche degli edifici NZEB. Dato che, non solo in Italia, molti degli edifici sono di vecchia concezione, sarà necessario
implementare una strategia graduale di adeguamento edilizio tenendo conto delle sempre più stringenti normative in materia
energetica. In particolare, la Direttiva Europea 2010/31/CE, qui sopra richiamata, ha stabilito una serie di passaggi sempre più
stringenti circa l’adeguamento e la costruzione degli edifici, i cui obiettivi intermedi saranno:

  • il miglioramento e l’adeguamento degli edifici entro il 2015;
  • tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno essere a “energia quasi zero” entro il 2018;
  • tutti gli edifici privati di nuova costruzione dovranno essere a “energia quasi zero” entro il 2020.

®Il serramentista, avendo a mente la destinazione d’uso del serramento e l’ambito in cui verrà installato, deve quindi far si che i fissaggi
progettati e messi in opera siano conformi alle seguenti direttive e norme.

Direttiva europea

La Direttiva europea 2010/31/CE, che promuove il miglioramento della prestazione energetica degli edifici, tenendo conto delle condizioni
locali e climatiche esterne nonch delle prescrizioni relative al clima degli ambienti interni e dell’efficacia sotto il profilo dei costi.

Decreto ministeriale

A corredo e completamento della ricezione della Direttiva Europea, sulla Gazzetta Ufficiale n. 162 del 2015, è stato pubblicato il Decreto
Interministeriale 26 giugno 2015 dal titolo: “Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle
prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici”. Inoltre, dal 1° febbraio 2010 si devono dichiarare le prestazioni del serramento previste
per la marcatura CE secondo la tabella ZA.1 della norma 14351-1: tali prestazioni sono importanti anche ai fini della posa del serramento.

Norma UNI 11173/2005

“Criteri di scelta in base alla permeabilità all’aria, tenuta all’acqua, resistenza al vento, trasmittanza termica ed isolamento acustico
su finestre, porte e facciate continue”. Fornisce i criteri di scelta per i serramenti esterni mediante una correlazione sistematica tra le
condizioni ambientali relative al luogo di destinazione del prodotto e le caratteristiche prestazionali che il prodotto stesso deve essere
in grado di garantire. Va enfatizzato che le caratteristiche prestazionali del prodotto dichiarate all’uscita dalla fabbrica devono essere
mantenute in opera.

Norma UNI 11296/2018

“Acustica in edilizia — Posa in opera di serramenti e altri componenti di facciata — Criteri finalizzati all’ottimizzazione dell’isolamento
acustico di facciata dal rumore esterno

UNI 10818 Finestre, Porte e schermi linee guida per la posa in opera

Riguarda le responsabilità e l’organizzazione del cantiere, non le modalità di esecuzione della posa:

  • non attesta le conformità di un sistema di posa, di uno o più prodotti per la posa oppure di una sequenza di operazioni;
  • non prevede minimi prestazionali;
  • non è obbligatoria quindi va eventualmente richiamata specificamente nei contratti;
  • non prevede l’esecuzione dei test su oggetti posati o su campionature di sistemi di posa;
  • non comporta la qualificazione degli installatori;
  • non ha valore al di fuori dei confini dello stato italiano.
  • Secondo la UNI 10818 nel processo di posa intervengono:
  • il progettista, il direttore lavori, il produttore (dei serramenti) l’installatore, il costruttore edile, l’appaltatore.
    Ciascuna figura ha responsabilità specifiche. Per cui la UNI 10818 è una norma italiana non richiamata da alcuna legge, e
    pertanto non è obbligatoria. Per renderla “efficace”, è necessario menzionarla nel contratto tra le parti.

Codice del consumo

Si tratta del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206, in cui l’Art. 129 recita:
“Il difetto di conformità derivante da un’imperfetta installazione del bene di consumo è equiparato al difetto di conformità del bene se
l’installazione è compresa nel contratto di vendita ed è stata effettuata dal venditore o sotto la sua responsabilità.

Posa in opera di serramenti parte 1: requisiti e criteri di verifica della progettazione.

La norma definisce le metodologie di verifica dei requisiti di base dei progetti di posa in opera dei serramenti, fornendo indicazioni
di carattere progettuale. Le metodologie descritte sono concepite per la verifica delle prestazioni dei giunti di installazione e della
loro coerenza alle prestazioni dei serramenti

La norma si applica:

  • serramenti esterni considerati in UNI EN 14351-1, con specifica esclusione delle finestre da tetto con e senza prestazioni di
    resistenza al fuoco dall’esterno anche dotati di specifici sistemi di oscuramento e accessori;
  • porte interne pedonali considerate in prEN 14351-2:2014, limitatamente alle prestazioni dei giunti di installazione correlate
    alle prestazioni del prodotto dichiarate dal fabbricante;
  • porte industriali, commerciali e da garage considerate in UNI EN 13241-1, limitatamente alle prestazioni dei giunti di
    installazione correlate alle prestazioni del prodotto dichiarate dal fabbricante.

Nel dettaglio

Il contributo prestazionale dei giunti di installazione deve essere correlato alle prestazioni del prodotto oggetto di posa in opera, così
come dichiarate dal fabbricante secondo quanto previsto dalle norme applicabili e le relative istruzioni di installazione, nonché del
relativo contesto di installazione.
Il contributo prestazionale dei giunti di installazione deve essere finalizzato al mantenimento in opera delle prestazioni di prodotto
dichiarate dal fabbricante pertanto, la progettazione dei giunti deve garantire che l’interfaccia con il vano non sia causa di peggioramento
delle prestazioni di prodotto dichiarate e che non si generino degradi funzionali.
Nell’ambito delle attività di progettazione dei giunti di installazione del serramento, in relazione alle condizioni finali d’impiego, devono
essere considerate le azioni fisiche genti sui serramenti, ossia a:

  • deformazioni della costruzione;
  • condizioni climatiche interne;
  • condizioni climatiche esterne;
  • azione degli agenti atmosferici;
  • variazioni dimensionali proprie dei materiali del serramento;
  • carichi propri del serramento.

Posa in opera di serramenti parte 2: attività professionali non regolamentate – requisiti di conoscenza, abilità e
competenza degli installatori/posatori di serramenti.

La norma definisce i requisiti relativi alle attività professionale dell’installatore/posatore di serramenti, ossia del soggetto operante
professionalmente nell’ambito della relativa posa in opera in edifici nuovi o esistenti. Tali requisiti sono specificati, a partire dai compiti
e attività specifiche identificati, in termini di CONOSCENZA, ABILITA’ e COMPETENZA in conformità al Quadro Europeo delle qualifiche
(EQF – European Qaulifications Framework e sono espressi in maniera tale da agevolare e contribuire a rendere omogenei i processi di
valutazione e convalida dei risultati dell’apprendimento.

La norma si applica:

La presente norma si applica in tutti i casi ad esclusione dei:

  • requisiti relativi all’attività professionale dell’installatore/posatore di prodotti con le caratteristiche di
    resistenza al fuoco e di controllo fumo soggetti alla UNI 11473-3;
  • requisiti relativi all’attività professionale dell’installatore/posatore di prodotti soggetti alla UNI EN 16361;
  • requisiti relativi all’attività professionale dell’installatore/posatore di prodotti soggetti alla UNI EN 13241;
  • requisiti relativi alle attività professionali ricadenti nel campo di applicazione del Decreto Ministeriale n. 37
    del 22/01/2008 e Decreto Legislativo n. 17 del 27/01/2010.

Termini e definizioni

Ai termini della norma si applicano i termini e definizioni seguenti:
ABILITÀ: capacità di applicare conoscenze per poter portare a termine e risolvere problemi.
CONOSCENZA: risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento.
COMPETENZA: capacità comprovata di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali in situazioni di lavoro o di studio e nello
sviluppo professionale e personale, esercitabile con un determinato grado di autonomia e responsabilità. APPRENDIMENTO
FORMALE: ossia derivante da attività formative, intenzionali e strutturate, realizzate da enti/istitu-zioni d’istruzione e formazione
riconosciuti da autorità competente; comporta rilascio di titoli aventi valore legale. APPRENDIMENTO INFORMALE: ossia derivante
da esperienze lavorative, da quelle di vita famigliare e dal tempo libe-ro; non è un’attività volutamente strutturata e l’apprendimento
non è intenzionale.
APPRENDIMENTO NON FORMALE: ossia derivante da attività formative, intenzionali e strutturate, realizzate in qualsiasi ambito
diverso da quello formale; non prevede rilascio di titoli aventi valore legale.
INSTALLATORE/POSATORE DI SERRAMENTI: soggetto che, sulla base di un determinato livello di conoscenza, abilità e
competenza, opera professionalmente nell’ambito del processo di posa in opera dei serramenti, relativamente ad edifici
nuovi o esistenti.
POSA IN OPERA DI SERRAMENTI: processo volto all’installazione manutenzione straordinaria e/o alla sostituzione di serramenti.
QUALIFICA: risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando un’organizzazione competente e imparziale
stabilisce che i risultati dell’apprendimento di un soggetto corrispondano a norme tecniche definite.

“Classificazione” della figura professionale posatore/installatore

In base alla norma il posatore/installatore verrà “classificato” secondo l’abilità, le conoscenze e le competenze come da
schema seguente:

  • Installatore/posatore junior
  • Installatore/posatore senior
  • Installatore/posatore Caposquadra

Posa in opera di serramenti parte 3: requisiti minimi per l’attività di formazione non formale per gli installatori/posatori di serramenti.

La norma specifica i requisiti minimi per l’erogazione di corsi di formazione non formale per l’apprendimento delle conoscenze e lo
sviluppo di abilità da parte degli installatori/posatori di serramenti, limitatamente agli indirizzi di specializzazione “installatore/posatore
senior e caposquadra” come definiti nella norma UNI 11673-2. La presente norma definisce i requisiti minimi delle organizzazioni e del
personale docente che erogano la formazione non formale agli installatori/posatori di serramenti.

La norma si applica

La presente norma si applica in tutti i casi ad esclusione di attività formative non formali relative alle attività professionali ricadenti nel
campo di applicazione del Decreto Ministeriale n. 37 del 22/01/2008 e del Decreto Legislativo n. 17 del 27/01/2010 e quelle destinate
agli installatori/posatori dei seguenti prodotti:

  • con le caratteristiche di resistenza al fuoco e di controllo fumo soggetti alla UNI 11473-3;
  • soggetti alla UNI EN 16361;
  • soggetti alla UNI EN 13241.

Contenuti del corso di formazione

Programma formativo minimo per l’indirizzo di specializzazione “Installatore/posatore senior”
Il corso formativo, di cui al programma minimo riportato nel Prospetto 1, deve fornire ai partecipanti le conoscenze utili a sviluppare
le competenze e le abilità richieste dalla figura professionale “Installatore/posatore senior” secondo la UNI 11673-2, chiarendo
anche il ruolo di tale qualifica professionale sul mercato e gli aspetti etici e deontologici ad esso competenti. Il corso
formativo deve prevedere una parte teorica e una parte di attività pratica, con una durata complessiva minima pari ad
almeno 12 ore. L’argomento principale della parte teorica del corso è costituito dal giunto di installazione, da trattare dal punto di vista
tecnico e prestazionale in correlazione sia alle caratteristiche proprie sia a quelle del vano di posa e dei serramenti. Il corso deve fornire,
inoltre, gli strumenti utili a conoscere i serramenti, i componenti aggiuntivi/accessori, i materiali e prodotti complementari dal punto di
vista terminologico, tipologico e prestazionale e le loro modalità applicative in fun-zione del loro impiego e della loro destinazione d’uso.
Il corso deve trattare le modalità di funzionamento delle attrezzature di lavoro e i processi e cicli di lavoro in correlazione alle
diverse tipologie di posa in opera dei differenti tipi di serramenti.
Devono completare la parte teorica del corso cenni sulle disposizioni normative e legislative di riferimento per i principali aspetti
( sicurezza, igiene e salvaguardia ambientale, acustica, contenimento energetico, codice del consumo ) e aspetti concernenti la
conformità di prodotto ai sensi del Regolamento (EU) 305/2011 e delle relative norme di prodotto. Le conoscenze apprese nella
parte teorica devono consentire ai partecipanti di affrontare quanto richiesto nella par-te pratica del corso: analisi critica di casi
reali – di nuova costruzione, riqualificazione dell’esistente e sola sostituzione di prodotti preesistenti – e successiva identificazione
di soluzioni, modalità di intervento e prove finalizzate a mettere in pratica le procedure e le tecniche di utilizzo di materiali e
prodotti complementari.

Programma formativo minimo per l’indirizzo di specializzazione “Installatore/posatore caposquadra”

Il corso formativo, di cui al programma formativo minimo riportato nel Prospetto 2, deve fornire ai partecipanti le conoscenze utili a
sviluppare le competenze e le abilità richieste dalla figura professionale “Installatore/posatore caposquadra” secondo la UNI 11673-2,
chiarendo anche il ruolo di tale qualifica professionale sul mercato e gli aspetti etici e deontologici competenti.
Il corso formativo deve prevedere una parte teorica e una parte di attività pratica, con una durata complessiva minima pari ad
almeno 16 ore.La parte teorica del corso deve fornire gli strumenti utili alla progettazione esecutiva dei giunti di installazione entrando nel dettaglio
dei parametri e degli indicatori fisico-tecnici che ne definiscono le caratteristiche prestazionali anche in relazione ai requisiti e
criteri progettuali previsti dalla UNI 11673-1. Rispetto al corso formativo al punto 5.1, il presente corso deve approfondire i requisiti
prestazionali dei giunti di installazione (isolamento termico, isolamento acustico, perdite per ventilazione, tenuta all’acqua, resistenza
meccanica e al carico del vento, resistenza all’effrazione, durabilità, comportamento termo-igrometrico e traspirabilità. Il corso deve,
inoltre, fornire ai partecipanti criteri utili alla scelta dei componenti aggiuntivi/accessori e dei materiali e prodotti complementari in
funzione dei limiti prestazionali previsti dall’ambito normativo e dall’impiego.

Devono completare la parte teorica del presente corso la trattazione degli strumenti di diagnosi e di verifica in opera, delle tecniche di
pianificazione della posa in opera e delle risorse necessarie e delle procedure per la cura, il coordinamento e la supervisione delle
attività di altri soggetti coinvolti nel processo di posa in opera.
Le conoscenze apprese nella parte teorica devono consentire ai partecipanti di analizzare criticamente e nel dettaglio, nella parte
pratica del corso, casi reali – di nuova costruzione, riqualificazione dell’esistente e sola sostituzione di prodotti preesistenti –
sviluppando soluzioni progettuali ed esecutive relativamente in particolare a materiali e prodotti complementari e alle fasi di
lavoro dei diversi operatori.

Requisiti minimi dell’organizzazione

Requisiti minimi delle Organizzazioni che eseguono l’attività di formazione non formale
I principali requisiti previsti per le Organizzazioni che eseguono l’attività di formazione non formale sono i seguenti:

  • indipendenza, imparzialità, trasparenza, competenza e assenza di conflitti di interesse come riportato al punto 6.2;
  • avere al loro interno oppure collaborare con una componente propria del comparto dei serramenti di associazioni/
    federazioni settoriali rappresentative a livello nazionale;


NOTA – Per rappresentativo si intende espressione significativa dello specifico comparto, in termini di estensione sul territorio,
numero di iscritti, fatturato della tipologia di prodotto, ecc. e si riferisce ad associazioni settoriali riconosciute a livello ministeriale.

  • assicurare la coerenza della formazione a quanto previsto nella presente norma;
  • avvalersi di personale docente con competenza tecnico-professionale nel comparto dei serramenti e/o nel settore per cui è
    nominato e che adotti e rispetti i principi etici e deontologici riportati al punto 6.2.

Nell’ambito dell’attività formativa non formale la trattazione di alcuni argomenti dei programmi formativi può essere affidata dalle
Organizzazioni a soggetti terzi sotto la responsabilità, il controllo e la supervisione delle Organizzazioni medesime.

Requisiti minimi degli strumenti e ambienti

Requisiti minimi degli strumenti e ambienti necessari ai corsi di formazione
Ogni corso di formazione deve prevedere strumenti e ambienti idonei allo svolgimento.
Le aule adibite a formazione teorica e pratica devono:

  • essere conformi alle disposizioni legislative in materia di sanità, prevenzione incendio e di sicurezza;
  • avere capacità logistica adeguata al numero di partecipanti;
  • per i corsi dell’indirizzo di specializzazione “Installatore/posatore senior”, avere postazioni, utilizzabili massimo da 3 persone,
    dotate di dispositivi di sicurezza individuali, attrezzature da lavoro, materiali e prodotti complementari, componenti aggiuntivi
    e accessori, telai fissi di serramenti e vani di posa campione;
  • per i corsi dell’indirizzo di specializzazione “Installatore/posatore caposquadra” avere postazioni, utilizzabili fino ad un
    massimo di 5 persone, dotate degli strumenti di lavoro necessari allo sviluppo dei progetti d’installazione e degli elementi
    propri delle esercitazioni (stratigrafie delle pareti, conformazione dei vani di posa, sezioni e schede tecniche di serramenti,
    materiali e prodotti complementari, componenti aggiuntivi e accessori).

La presente norma definisce le metodologie di verifica in opera delle prestazioni dei giunti di installazione, così come definite nella norma
UNI 11673-1, e la loro coerenza alle prestazioni dei serramenti anche ai fini della verifica finale in opera (collaudo), così come definita
nella UNI 10818, e della qualificazione dell’esecuzione della posa in opera dei serramenti.
La norma fornisce, inoltre, indicazioni di carattere documentale, analitico e sperimentale e si applica alle fasi di verifica dell’esecuzione
della posa in opera dei serramenti con le competenze e responsabilità definite nella norma UNI 10818 anche in assenza di progetto
esecutivo della posa in opera come definito nella norma UNI 11673-1.
Ai fini della presente norma con il termine “serramenti” si intendono i seguenti prodotti, azionabili manualmente o motorizzati:

  • finestre e porte esterne pedonali considerate in UNI EN 14351-1 comprensive di eventuali materiali e prodotti complementari
    e componenti aggiuntivi (o accessori) qualora influenzino le caratteristiche prestazionali dei giunti di installazione, con specifica
    esclusione delle finestre da tetto con e senza prestazioni di resistenza al fuoco dall’esterno inclusi prodotti con caratteristiche di
    resistenza all’effrazione conformi alle norme UNI EN 1627, UNI EN 1628, UNI EN 1629, UNI EN 1630 e UNI 11781;
  • porte interne pedonali considerate in UNI EN 14351-2 comprensive di eventuali materiali e prodotti complementari e componenti
    aggiuntivi (o accessori) qualora influenzino le caratteristiche prestazionali dei giunti di installazione inclusi prodotti con caratteristiche
    di resistenza all’effrazione conformi alle norme UNI EN 1627, UNI EN 1628, UNI EN 1629, UNI EN 1630 e UNI 11781;
  • chiusure oscuranti e altri prodotti considerati in UNI EN 13659 comprensivi di eventuali componenti aggiuntivi (o accessori) e
    materiali e prodotti complementari inclusi prodotti con caratteristiche di resistenza all’effrazione conformi alle norme UNI EN 1627,
    UNI EN 1628, UNI EN 1629, UNI EN 1630 e UNI 11781.

Sono esclusi dall’ambito di applicazione della presente norma:

  • i prodotti con le caratteristiche di resistenza al fuoco e di controllo fumo soggetti alla UNI 11473-1 e alla UNI EN 16034;
  • le porte pedonali motorizzate diverse da quelle a battente soggette alla UNI EN 16361;
  • le porte e i cancelli industriali, commerciali e da garage soggetti alla UNI EN 13241;
  • i serramenti inseriti in facciate continue di cui alla UNI EN 13830.

In funzione della tipologia di verifica devono essere formalmente concordati tra le parti il numero e la tipologia di giunti di installazione su cui eseguire, in toto o in parte, le verifiche di seguito descritte.

Ai fini della norma vanno verificati i seguenti parametri:

  1. Isolamento termico;
  2. Isolamento acustico;
  3. Permeabilità all’aria;
  4. Tenuta all’acqua;
  5. Resistenza meccanica del vento e ai carichi applicabili
  6. Durabilità e manutenibilità dei prodotti utilizzati nella posa;
  7. VOC/COV (emissione dei composti organici volatili dei materiali di
    riempimento e sigillatura) rilasciati all’interno dell’edificio;
  8. Comportamento igrometrico e traspirabilità dei giunti di installazione

Le verifiche come da norma devono essere effettuate da personale qualificato.

Il piano intermedio

Questa parte del giunto deve essere riempita con materiali isolanti che garantiscano la protezione dal rumore e dal caldo/freddo.
Nella scelta dei materiali isolanti bisogna tener conto di alcune caratteristiche, quali:

  • la conduttività termica (il valore lambda) dei materiali deve essere il più basso possibile. Ciò è importante per garantire un
    elevato isolamento termico;
  • i materiali devono avere un’adeguata elasticità, al fine di assorbire i movimenti di dilatazione e di restringimento del giunto,
    senza per questo dare luogo a crepe o fessurazioni;
  • un materiale elastico, poiché non subisce rotture, impedisce al rumore di passare (alle frequenze alte);
  • la massa dei materiali deve garantire un adeguato isolamento acustico (alle frequenze basse).

Il piano esterno

Il piano esterno deve essere dotato di caratteristiche di resistenza e funzionalità atte a:

  • garantire protezione dalla pioggia battente e dall’acqua stagnante che si accumula sul bancale inferiore della finestra;
  • consentire la fuoriuscita di eventuale vapore acqueo (ad esempio derivante dall’asciugatura del muro) dal piano intermedio
    verso l’esterno, per evitare la formazione di condensa e di muffa nel giunto durante il periodo invernale;
  • impedire all’umidità dell’ambiente esterno di entrare all’interno del giunto (condizioni estreme della stagione estiva);
  • assorbire i movimenti del giunto;
  • essere impermeabile all’aria lungo i quattro lati;
  • offrire protezione completa sui quattro lati, angoli compresi.

Il piano interno

Il piano interno deve garantire la tenuta al passaggio dell’aria più calda e umida dall’interno dell’abitazione verso il giunto termoacustico del piano intermedio e verso il piano esterno dove, incontrando zone a temperatura più bassa, potrebbe dare origine a fenomeni di condensa con conseguente formazione di muffe e altri inestetismi.

Punto di rugiada, condensa e formazione di muffe

n corrispondenza di determinati valori di temperatura e di umidità, il vapore acqueo presente nell’aria si satura, condensando sulle
superfici. La condensa favorisce la formazione di muffe, le cui spore in ambienti umidi si moltiplicano con grande facilità, intaccando le
finiture e compromettendo la qualità dell’aria.
Il punto di rugiada indica il valore della temperatura in corrispondenza del quale, a pressione costante, l’aria condensa.
È detto punto di “rugiada” proprio perché raggiunta la temperatura alla quale l’aria diventa satura, si forma rugiada, brina, condensa.

Il punto di rugiada in edilizia

In edilizia, il punto di rugiada si raggiunge nelle zone dell’involucro ad una temperatura inferiore rispetto alle aree circostanti. È il caso dei ponti termici, in corrispondenza di serramenti, negli interstizi delle murature e in zone non adeguatamente isolate. Il vapore acqueo presente nell’aria, a contatto con le pareti ad una temperatura inferiore a quella di rugiada, condensa, favorendo la formazione di muffe, soprattutto su supporti porosi, come le pareti ed i soffitti intonacati.
Su supporti lisci e poco porosi, come vetri, lastre di metallo o plastica, la formazione di condensa è visibile, ma la formazione di muffe è rara.